Negli ultimi mesi molti automobilisti si sono trovati davanti ad un problema particolare. Chi guida un auto diesel Euro 6 sa che l’ADBlue è un additivo fondamentale per il funzionamento del veicolo. Il problema si verifica nonostante il serbatoio ADBlue sia pieno; i sistemi dell’auto restituiscono un messaggio di errore riguardante la mancanza di ADBlue ed un termine dopo il quale il veicolo non si metterà più in moto. Ma cos’è e come funziona l’ADBlue? Andiamo a vederlo oggi sul blog.
L’ADBlue è un liquido composto da acqua ed urea (in una percentuale che va dal 31,8% al 33.3%) ed è indispensabile per il funzionamento delle vetture diesel più recenti.
Nei veicoli Euro 6C con motore diesel è presente un catalizzatore SCR (Selective Catalyst Reduction).
Questo sistema funziona in combinazione con l’ADBlue, che immesso nel condotto di scarico durante il processo di combustione del carburante diesel, reagisce con gli ossidi di azoto (NOx) e li trasforma in azoto (N2) ed acqua (H2O) rendendoli inoffensivi per l’ambiente.
Tutto questo perché dai veicoli Euro 6 il limite di emissioni di NOx si deve attestare a massimo 80mg/km.
Alcuni produttori sono riusciti ad aumentare il numero di valvole EGR sulla linea di scarico di alcune auto, mentre per altre è stato necessario utilizzare un Catalizzatore SCR in aggiunta ad un serbatoio dedicato all’ADBlue.
Da migliaia di segnalazioni di proprietari di auto diesel in Europa, è stato assodata un’anomalia presente nei serbatoi ADBlue. Infatti questo problema, comporta la ricezione di un messaggio di errore da parte del computer di bordo dell’auto che segnala l’impossibilità di avviare il veicolo dopo un certo numero di chilometri, oppure un’anomalia del motore e invita a far riparare il veicolo.
Altri messaggi sempre dovuti agli stessi problemi, avvisano che è necessario effettuare un rabbocco del liquido ADBlue quando il serbatoio è già pieno e non lo richiederebbe.
Secondo le segnalazioni ricevute dalle associazioni dei consumatori europee, i modelli che attualmente hanno rilevato questo tipo di problemi sono:
Visto questo problema, molti automobilisti sono stati obbligati a cercare una soluzione ma il prezzo che gli veniva richiesto era decisamente alto. Nonostante si tratti di un’anomalia di fabbrica, le case produttrici non coprivano la riparazione oltre un certo periodo di tempo quindi gli automobilisti si sono visti presentare conti fino a 1200€.
Il costo elevato di questi pezzi ha creato una nuova disponibilità di alternative più economiche sul mercato Aftermarket. Questa situazione ha fatto si che aumentassero le richieste di questo tipo di ricambio, soprattutto sui marchi Peugeot e Citroen.
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